Avere un corpo tonico e scolpito per l’estate è il pensiero che attanaglia la maggior parte di noi quando arriva il mese di maggio, e soprattutto per le donne arriva il temuto confronto con la tanto odiata cellulite e gli inestetismi della pelle.
Come correre ai ripari anche se un po’ in ritardo sulla tabella di marcia?
Sicuramente è importante nutrire la pelle dall’interno e quindi iniziare con il focalizzare che la cellulite è una situazione infiammatoria del derma in cui vengono schiacciati i capillari tra gli adipociti. Ciò provoca una riduzione dell’ossigenazione nel tessuto e una conseguente infiammazione.
Dunque non è importante solo provvedere alla perdita di massa grassa (che riduce anche la produzione di sostanze infiammatorie da parte del tessuto stesso) ma anche ricorrere a una buona tattica di rivascolarizzazione e soprattutto a un’alimentazione a base di vegetali per introdurre una buona quantità di antiossidanti.
È da considerarsi un aiuto da alcuni drenanti per il sistema linfatico e la matrice extracellulare: il più potente tra tutti è la bromelina dell’ananas di cui vengono prodotte anche creme per applicazioni topiche.
Per migliorare la texture della pelle è fondamentale idratarsi giornalmente con un apporto di acqua e sali adeguato da valutare in base a alimentazione, stile di vita e ad altri elementi. Invece, per permettere una migliore perfusione sanguigna periferica, i migliori vasodilatatori sono i succhi di barbabietola, radice di ginseng, resveratrolo del vino rosso e cacao amaro, per esempio.
L’assunzione di questi alimenti però purtroppo non può fare miracoli. È necessario aiutare fisicamente il cuore riducendo l’affaticamento che può dare un eccesso di tessuto adiposo: ogni chilo di grasso perso sono due chilometri di vasi sanguigni in meno che il cuore deve irrorare.
Questi non sono solo strumenti mirati a attenuare la formazione di cellulite ma sono sicuramente coadiuvanti a ridurre il rischio cardiovascolare per la loro azione benefica sulla circolazione sanguigna.
Tutte queste accortezze ovviamente sono da prendere a tempo debito perché i veri effetti si possono osservare con uno stile di vita costruito a lungo termine compreso di attività fisica e motoria.
Non si può però trascurare la componente genetica che influisce sia sulle zone di accumulo adiposo che variano da persona a persona, sia sui disturbi di circolazione linfatica e sanguigna, sia sul ristagno dei liquidi negli arti inferiori e sulla regolazione del sistema immunitario che provoca infiammazione localmente.
Per approfondire certi concetti è opportuno rivolgersi agli specialisti che possono aggiungere informazioni importanti per un approccio completo.
Articolo a cura della Dott.ssa Telesca Martina biologa nutrizionista.